Oltre alla celebre lettera strampalata che ho postato qualche settimana fa, un’altra scena ormai famosissima è quella che si svolge in Piazza del Duomo con un vigile urbano a cui Totò e Peppino provano a chiedere informazioni per trovare il teatro dove si esibisce la “malafemmena“, ricavando soltanto incomprensione.
Ecco la famosa gag “Bittescèn, noyo volevàn savuàr l’indiriss… ja?” 😀
Lo stesso vigile non riconosce la loro provenienza (“ma dove venite, voi? dalla Val Brembana?”).
L’espressione tedesca “bitte schön” (mi scusi); il pronome spagnolo “noyo” (misto di “noy” e “yo”, “noi” e “io”), un tentativo di verbo al francese (che invece richiama il termine culinario “vol-au-vent”), il verbo francese “savoir” (sapere) e un parola del dialetto meneghino “indiriss” (indirizzo), conclusa con il “sì” tedesco.
Le cose non migliorano quando il vigile gli parla in italiano, in quanto la frase che ne scaturisce conduce a una sorta di parossistico delirio linguistico:
Per andare per dove dobbiamo andare… per dove dobbiamo andare, così: una semplice informazione!